FATTORI GENETICI
Sono immodificabili. La dieta non può cambiare la costituzione facendo diventare esile chi è di costituzione robusta;
FATTORI AMBIENTALI
La dieta fa scattare meccanismi fisici e psicologici, quale fame e desiderio di cibi proibiti, tali da peggiorare il rapporto con l’ambiente alimentare;
FATTORI SOCIO-CULTURALI
La dieta determina confusione ed isolamento. Inizialmente , la perdita di peso può rappresentare un apprezzamento sociale ma in seconda istanza determina isolamento poiché l’esecuzione di una dieta non consente di poter partecipare ad eventi sociali;
FATTORI INDIVIDUALI
La dieta, attraverso i ripetuti fallimenti, annulla l’autostima e fa nascere una sensazione netta di perdita delle proprie capacità e della propria efficacia
RIDUZIONE DEL CONSUMO DI ENERGIA
La riduzione eccessiva dell’apporto calorico costringe l’organismo a mettere in atto strategie difensive tali da abbassare la propria richiesta metabolica.
Per effetto della riduzione del consumo metabolico, dopo un certo periodo di tempo, anche rimanendo a dieta, il peso non si riduce e l’assunzione anche di poche calorie in più, rispetto a quelle prescritte, produce un rapido aumento del peso.
PERDITA DI MASSA MUSCOLARE
La denutrizione calorica costringe l’organismo ad utilizzare le proteine corporee per soddisfare le proprie necessità energetiche. Ne consegue una riduzione delle masse muscolari e del metabolismo basale.
FATTORI GENETICI
La loro corretta conoscenza determina l’efficace e positiva risposta alla gestione del peso nel tempo;
FATTORI AMBIENTALI
Lo studio e l’osservazione dei fattori ambientali permette di evidenziare quelli problematici e di gestirli attraverso opportune strategie operative.
FATTORI SOCIO-CULTURALI
La corretta informazione produce un comportamento reattivo nei confronti delle false informazioni creando un processo auto-educativo.
FATTORI INDIVIDUALI
Il recupero della percezione dei segnali corporei (fame e sazietà) porta alla rieducazione alimentare e alla gestione del peso a breve ed a lungo termine.
RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE
Chi compie un lavoro di riabilitazione e di rieducazione alimentare smaltisce il suo soprappeso e diventa autonomo di fronte al cibo. Anche se ha qualche chilo in più rispetto a quello che aveva sempre pensato come il suo peso ideale, adesso non ha più bisogno di maestri o ricette perché insieme ai chili in più ha smaltito anche le insicurezze, ansie e disagi di fronte al “problema cibo”: è una questione da affrontare e risolvere almeno tre volte al giorno.