Le diete proteiche



Normalmente si suole considerare come una dieta equilibrata nei nutrienti (ovvero con la più equilibrata percentuale di nutrienti) una dieta che abbia una forte predominanza di carboidrati, una buona percentuale di grassi e una percentuale inferiore di proteine.

Le percentuali solite sono del:
50/55% per i carboidrati, 30% per i grassi ed 15/20% per le proteine.

Cosa definisce una dieta "proteica"


Le diete proteiche o iperproteiche hanno, tenuta fissa la quantità di grassi, una percentuale maggiore di proteine ed inferiore di carboidrati (Es. Dieta "a zona" 40% carboidrati, 30% grassi, 30% proteine).

Le diete proteiche sono oggi molto di moda, ma non si può dire a priori se siano o no utili, positive, negative o dannose per il corpo, l'analisi deve essere fatta caso per caso, con l'aiuto di uno specialista, e soprattutto deve essere inserita in contesto temporale e tenendo ben presente l'attività fisica e gli obiettivi che ci si propone. Senza una dovuta conoscenza dei meccanismi del corpo umano non è raro infatti trovare sportivi non preparati che, dopo qualche settimana di attività aerobica unita ad una dieta ipocalorica, invece di raggiungere il logico obiettivo di riduzione della massa grassa si trovano invece nella situazione opposta con un consumo eccessivo della massa muscolare ed un conseguente rapido ingrassamento al termine dell'attività sportiva.

Quando sono utili


Le diete iperproteiche (Es. Dukan) devono essere utilizzate per brevissimi lassi di tempo, tendono a dare buoni risultati di dimagrimento nel breve anche se non sono stati ancora studiati a fondo gli effetti sul lungo periodo, in particolar modo se tale diete vengono ripetute.
Nel mio studio preferisco non usare tali diete perché considero lo stress a cui viene sottoposto il corpo troppo elevato ed inoltre il solo dimagrimento senza una opportuna rieducazione alimentare nel tempo serve solo a perdere peso subito e riprenderlo subito dopo.

Le diete proteiche invece possono essere di utilità in diversi casi, per esempio se gli obiettivi sono di aumento della massa magra o della diminuzione della massa grassa associata a sport.

Le diete proteiche e lo sport


Quando gli obiettivi sono di aumento della massa magra infatti le proteine e gli amminoacidi sono i mattoni fondamentali per costriure i muscoli e pertanto un aumento (fino al 20/25% o 1,5/2 volte il peso corporeo in grammi) può essere sicuramente utile.

L'importante in tali casi è però sempre considerare due cose:

- Le proteine sono solo uno i mattoni del muscoli(la malta per unirli la danno i carboidrati), una dieta di solo proteine provova una diminuzione della massa magra (il corpo mangia se stesso);

- Le diete iperproteiche vanno sempre associate all'attività fisica oppure tutte le proteine in eccesso non formeranno nuovi muscoli, ma sovraccaricheranno solo i reni.


In altre parole i muscoli non crescono da soli mangiando bisteccone proteiche seduti in poltrona davanti alla TV.

In una dieta proteica si mangiano solo bistecche?


La carne rossa è sicuramente la fonte principale di proteine, ma le proteine non sono presenti solo nella carne rossa. In compenso nella carne rossa sono presenti molti grassi (saturi) che aumentano purtroppo i rischi cardiovascolari e l'aumento dei tumori.

Le proteine sono presenti in tantissimi alimenti, nella carne bianca (pollo e tacchino) con pochissimi grassi saturi, nel tonno e nel pesce spada, nei pesci (che andrebbero mangiati anche 3 volte a settimana e nelle uova (e sono proteine pure anche nel bianco dell'uovo).

E se sono vegetariano?


Nel mio studio ho assistito diversi vegetariani nell'aumento della massa magra e nel supporto all'attività sportiva. Le proteine sono infatti abbondanti anche in tanti vegetali, come per esempio i legumi.
Le lenticchie sono ricche di vitamine e proteine, la soia (buonissima come zuppa con il farro (cereale antico) o nell'insalata con il tonno) contiene il 33% del suo peso in proteine.

Le proteine vegetali non vengono da nessun animale, sono molto più digeribili e si trovano anche di provenienza biologica.